foto Alessandra Fogli

Il foil non è stato di certo inventato ora, già molti anni fa si vedevano foto dove praticanti animati da un pionierismo innato si cimentavano con questi attrezzi ingegnieristici dove si univa abilità di costruzione e impegno a compiere nuovi gesti atletici per poter gestire la conduzione del nuovo mezzo. Immaginiamoci lo stupore, perché ad oggi chiunque provi un foil la prima sensazione è quella del rimanere esterefatto nel momento in cui ci si eleva. È la fase in cui gli attriti si riducono all’improvviso e la guida diventa molto più sensibile. Per questo riteniamo che andare in foil aumenti la sensibilità quando si ritorna poi ad andare su carena nella forma classica. In più fare foil allena isometricamente le gambe per cui i vantaggi sono sia in termini di sensibilità che di resistenza. È sicuramente l’attualità dell’andare a vela, non solo per Luna Rossa ma perché la navigazione foil è più veloce e prestazionale in termine di angoli per cui navigare col foil da una senso di libertà davvero inedito.